Pillole di Social Media Trends (2023)

A cura di Victoria Martellotta

 

Incremento post pandemico degli italiani attivi sui social network

Secondo il rapporto annuale “Digital 2022”, realizzato da We Are Social e Hootsuite, gli italiani attivi sui social network nel 2022 sono oltre 43 milioni (su un totale di 51 milioni di abitanti), registrando un incremento del 5,4% rispetto allo scorso anno.

Le implicazioni deducibili da questo report non possono che attirare l’attenzione di professionisti e appassionati dell’area Marketing & Comunicazione, per i quali le potenzialità del mondo digital sono da tempo fonte di grande interesse. Infatti, la necessità di definire e pianificare una social media strategy coerente e integrata è ormai un imperativo per brand e imprese, consapevoli delle capacità di questo mezzo per apportare valore, notorietà e reputazione.

In tale scenario, l’analisi dei social media trends si presenta come preliminare e fondamentale fase di progettazione per l’ottimizzazione della strategia e la creazione di community solide e interattive.

 

Cos’è un social media trend?

Si tratta di una tendenza prodotta, veicolata e osservabile nell’universo dei social media in uno specifico arco temporale, la cui identificazione può comportare un vantaggio competitivo.

Ciò richiede, dunque, una costante osservazione e partecipazione attiva alle dinamiche che si susseguono negli ambienti digitali, caratterizzate da velocità di diffusione e repentini cambi di rotta.

Il 2022 ha decretato la centralità del consumatore nella composizione del Piano di marketing, il quale è sempre più informato, esigente, alla ricerca di esperienze personalizzate e usufruisce dei social network per alimentare una narrazione simmetrica con i Brand. Lo confermano i risultati rilevati dal Report annuale sulle tendenze del 2022 sui Social Media redatto da Hootsuite, dimostrando quanto il mondo delle connessioni digitali non arresti mai la sua corsa verso lo sviluppo e il perfezionamento.

In particolare, abbiamo assistito all’ascesa della figura del Content creator, indispensabile punto di contatto tra brand e community digitali, all’implementazione della Customer care attraverso i social, al successo e all’efficacia dei video brevi.

Inoltre, il social media advertising sta sperimentando orizzonti sempre più creativi e inesplorati, e l’impatto positivo dei canali online è in regolare avanzamento verso tutte le aree organizzative, come dimostrato dall’influenza dei social nell’esperienza di acquisto e post-acquisto.

Ma cosa possiamo aspettarci dal 2023?

Conoscere le principali novità non è sufficiente per destreggiarsi in un universo digitale in costante aggiornamento, occorre prevedere cosa desidererà l’utente di domani e disporre dei più adeguati strumenti per accontentarlo. Una previsione affidabile e dettagliata, motivo di plurimi spunti di riflessione, è il Rapporto globale sulle tendenze dei social media nel 2023 a cura di Talkwalker.

Definendo l’anno in arrivo come “decisivo” a garantire la “riconnessione tra i brand e i consumatori”, la piattaforma per il monitoraggio dei Social media ha stilato una classifica composta dalle 10 tendenze digitali del prossimo futuro.

 

le tendenze dei social media nel 2023

                                          Figura 1. Fonte

Osservando i dati, alcune tra queste tendenze appaiono probabilmente prevedibili e fortemente necessarie, come la decadenza di cookies di terze parti a favore di tecniche di “ascolto sociale”, come ripercussione dell’incalzante preoccupazione generale per la tutela della propria privacy.

Lo stesso presupposto è applicabile al trend relativo ai nuovi standard impiegati sui social media per far fronte all’aumento delle fake news, in risposta a consumatori sempre più alla ricerca di trasparenza e affidabilità, così come l’urgenza nei confronti di una netta presa di posizione da parte delle organizzazioni in materia di sostenibilità ambientale, che superi il semplice purpose e faccia la differenza in modo tangibile e misurabile.

Un ragionamento analogo potrebbe essere replicabile circa la tendenza ad un approccio predittivo al marketing e quella che predilige i social network come strumento per curare e monitorare la Customer Experience, grazie alla quantità e alla sfruttabilità dei Big Data esistenti.

Quello che incuriosisce, però, è la concreta applicazione di queste tecniche e l’effettivo ritorno degli investimenti in merito, sia in termini monetari che reputazionali.

Il rapporto diventa controverso spostando l’attenzione sui trends che vedono protagonisti il Social commerce e il Metaverso, il primo partito in forte crescita e destinato ad una sorte ancora incerta, il secondo avviato a piccoli passi, ipoteticamente (anche) a causa della complessità per cui si caratterizza.

Ma i risultati più innovativi e sorprendenti sono quelli legati alla decentralizzazione dei social network e alla multisensorialità della veicolazione dei contenuti online, in reazione alle esigenze di maggiore controllo e di esperienze multi-formato e multi-canale.

In egual misura inattesa è la tendenza che vede il superamento del modello della Buyer Persona per rivolgersi a comunity più vaste, poiché il “cliente ideale” rappresenta un soggetto estremamente mutevole per essere qualificato.

Se trarre delle stringenti conclusioni in merito potrebbe rivelarsi affrettato, allo stesso modo risulterebbe uno spreco non fare tesoro di queste previsioni. Le possibilità offerte da Internet non finiscono mai di evolversi, ma integrarle in un’efficace strategia è indubbiamente la chiave per innescare un processo di co-creazione di valore con consumatori nuovi e potenziali.

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