L’evoluzione del food delivery

L’evoluzione del food delivery

A cura di Beatrice Martini e Jacopo Piccolo

 

Il Food Delivery: il boom con la pandemia


Le regole restrittive in termini di spostamenti e distanziamento sociale che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha imposto hanno avuto un impatto significativo. Molte realtà hanno dovuto adattarsi a nuove esigenze per sopravvivere, prime tra tutte quelle legate alla ristorazione, costrette ad adeguarsi ad nuovo paradigma produttivo: il Food delivery.

 

Il successo del food delivery continua anche dopo il lockdown

Si può segmentare il mercato tra i Restourant-to-consumer Delivery (RtC), in cui gli ordini vengono spediti direttamente dai ristoranti e possono essere effettuati su piattaforme terze o dai siti degli esercizi e Platform-to-consumer Delivery (PtC) dove le spedizioni avvengono tramite rider assunti direttamente dalla piattaforma. Le previsioni per il settore, secondo un’indagine di Statista parlano di un aumento per il 2023 di 45 miliardi rispetto all’anno precedente. Si arrivano a toccare i 382 miliardi di dollari derivanti principalmente dal PtC.

In figura, sono rappresentate le previsioni di crescita del settore:

Le preferenze espresse dai consumatori durante la pandemia già lasciavano presagire indizi circa possibili evoluzioni del settore. Infatti, secondo un’indagine di Trade Lab, durante la pandemia il 79% dei consumatori si diceva intenzionato a sfruttare il Food delivery, il 50% ha dichiarato che avrebbe effettuato ordinazioni ricorrenti mentre solo 29% ha dichiarato di voler ricorrere al Food delivery solo in caso di necessità.

 

Nuove sfide per il futuro

Il consolidamento del Food delivery, tuttavia, passa anche attraverso l’approccio che le aziende del settore hanno su alcuni temi cari ai consumatori, in primis l’ ecosostenibilità delle scelte in campo alimentare. Uno studio condotto dalla SAP ha evidenziato come il 45% degli intervistati consideri molto importante la sostenibilità del cibo acquistato e consumato; dato che cresce sensibilmente se si considerano le fasce di popolazione più abbienti e perciò maggiormente disposte ad ordinare cibo a domicilio.  Per questo motivo, moltissime aziende hanno iniziato ad adottare packaging composti prevalentemente da cartone, più semplici da riciclare. Inoltre, c’è crescente interesse verso le attività che in un modo o nell’altro si propongono come maggiormente attente in merito.

Importanza attribuita alla  sostenibilità del cibo acquistato e/o consumato

Fonte: SAP

 

Il futuro della spesa

Il Food delivery, costituisce un nuovo modo di fare ristorazione ma non solo. All’interno del settore, un trend in forte ascesa riguarda la consegna della spesa a domicilio.

Amazon fu nel 2015 pioniere di questo segmento, introducendo un servizio di consegna rapida di generi alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona.

Anche altre big del food delivery hanno seguito questo modello. Si pensi alla partnership tra Deliveroo e Carrefour che, tramite il servizio Hop, consente di ricevere prodotti freschi direttamente dal supermercato. Justeat ha optato invece per la creazione di super-magazzini di modo da limitare la propria dipendenza da supermercati affiliati. Anche Glovo si affida allo stesso modello.

Infine, non mancano le start-up innovative, tra tutte è impossibile non citare Gorillas, partner di JESAP, che con l’attenzione alla riduzione degli sprechi e ai tempi di consegna si sta ritagliando uno spazio in un ambiente altamente competitivo.

 

Il futuro dei rider tra autonomia e diritti

L’inquadramento dei lavoratori è stato e continua ad essere uno dei temi più caldi e divisivi.

Le grandi piattaforme del Food delivery, in mancanza di una disciplina legislativa unitaria, hanno optato per contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Le richieste di tutele, del tutto assenti con tali forme contrattuali, negli anni sono state molteplici. Nel frattempo, qualcosa ha iniziato a muoversi. Just Eat, ad esempio, ha lanciato una campagna di assunzioni con riconoscimento della subordinazione ed equiparazione contrattuale dei rider ad operatori della logistica. Tuttavia, l’arrivo delle tutele ha sancito una forte riduzione dei compensi, dai 20 euro netti l’ora per rider ad una cifra che va dai 7,50 e i 10,60. Inoltre, non vi sono meccanismi che salvaguardino l’indisponibilità del lavoratore anche per una semplice malattia e si è completamente dipendenti dalla quantità delle consegne e dalle tariffe erogate per le stesse. Questo porta ad una grande varianza tra gli stipendi finali. Nonostante ciò, una buona parte dei rider è disposta a proseguire con il cottimo, spostandosi verso quelle piattaforme come, ad esempio, Deliveroo che ancora proseguono con l’autonomia.

 

Works Cited


“Analisi settoriale: Food Delivery – FreeFinance.” FreeFinance, 23 March 2022, https://freefinance.biz/analisi-settoriale-food-delivery/. Accessed 21 May 2022. “Il food delivery nel post Covid-19.” FOOD SERVICE, 4 May 2020, https://www.foodserviceweb.it/2020/05/04/delivery-dopo-il-covid-19/. Accessed 21 May 2022. Netti, Enrico. “Alleanza Deliveroo – Carrefour per le consegne espresso in tempo di record.” Il Sole 24 Ore, 1 March 2022, https://www.ilsole24ore.com/art/alleanza-deliveroo–carrefour-le-consegne-espresso-tempo-record-AEvfr7GB. Accessed 21 May 2022. Prioschi, Matteo. “Just Eat assume 4mila rider fissi e avvia percorsi di carriera.” Il Sole 24 Ore, 20 April 2022, https://www.ilsole24ore.com/art/just-eat-assume-4mila-rider-fissi-e-avvia-percorsi-carriera-AEZbyDSB. Accessed 22 May 2022. Ricciardi, Raffaele, and Valentina Ranzani. “Just Eat arriva a 6mila assunzioni in Italia. “Dall’autunno partiranno gli hub, i rider avranno i nostri mezzi.”” La Repubblica, 30 July 2021, https://www.repubblica.it/economia/2021/07/30/news/just_eat_arriva_a_6mila_assunzioni_in_italia_dall_autunno_partiranno_gli_hub_i_rider_avranno_i_nostri_mezzi_-312325582/. Accessed 22 May 2022.

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