Guida Social Media Management

L’attività

Una buona conoscenza del marketing implica anche saper usare veramente i Social, cosa che ormai per ogni azienda o associazione deve essere imprescindibile per la sua pubblicità e divulgazione.

Il social media management è un’attività strategica e operativa che si svolge in maniera continuativa per garantire una corretta gestione dei Social Media.

Analisi

Vediamo come in questa fase è importante analizzare i competitor e il loro metodo di comunicazione con il fine di apprendere quali sono gli elementi che funzionano sui Social per poi renderli più adeguati alla propria personalità e stile. La parola chiave è: distinguersi.

Essenziale è anche capire:

  • a chi si rivolgono (il target)?
  • cosa offrono (i contenuti e le rubriche)?
  • dove lo offrono (le piattaforme)?
  • ogni quanto (la periodicità)?

Le linee guida

Queste devono prima essere raccolte nel Piano di Comunicazione Integrato, un manuale molto più ampio, che merita un proprio spazio per essere spiegato.

Gli elementi che dobbiamo considerare, più efficaci per il proprio profilo, sono: il Tone of Voice (ToV), lo stile comunicativo, lunghezza del testo, i pronomi personali usati nella narrazione, ecc.

Perché? Questa analisi, come già detto, è utile alla propria Unique Selling Proposition (USP).

Le basi

Oltre alle conoscenze di marketing, bisogna avere una buona consapevolezza su ogni Social Media che si vuole utilizzare, per capire come e cosa quel Social offre che risulta più adeguato ad ogni azienda.

Ogni realtà ha delle esigenze che ovviamente non tutti i Social potrebbero rispettare, quindi è importante conoscere ad esempio i vari tipi di formati che questi concedono (forma scritta, immagini, immagini e video, ecc..)

Bisogna tener conto anche dell’analisi fatta in precedenza sul target che si vuole raggiungere, perché ovviamente ogni Social ha un suo target principale di riferimento.

Con qualche esempio vediamo:

  • che Linkedin è utilizzato principalmente nel mercato del lavoro, per creare rapporti professionali (esempio: tra aziende o tra azienda e colui che cerca lavoro);
  • su Tik Tok invece si trova un pubblico più giovane (principalmente Gen Z), quindi avrà un tipo di comunicazione che deve adeguarsi a questo;
  • Instagram è sicuramente uno dei Social principali per la pubblicità, potendo raggiungere ormai quasi tutte le fasce di età;
  • Facebook che rimane invece meno utilizzato dal pubblico più giovane, ma certamente anche esso efficace per farsi conoscere.

Obiettivi

Sono la prima cosa da stabilire in una strategia, sono lo scopo per il quale l’attività di SMM nasce. Ogni obiettivo ha solitamente dei sotto obiettivi che servono per raggiungere quello finale.

Si dividono in macro, più generici, si cerca di prefissare con tutta l’attività di SMM e micro: sono quelli più specifici.

Tutti gli obiettivi devono essere: SMART, ossia (tradotti): Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Realistici e Definiti nel tempo

Report

Il lavoro del SMM deve essere monitorato nel tempo, per controllare che ci si stia muovendo nel giusto verso per raggiungere gli obiettivi fissati: i KPI (Key Performance Indicator) stabiliti hanno questa funzione.

È lecito che quando si fissano gli obiettivi si voglia puntare al miglior risultato possibile, ma è altrettanto ovvio che questi debbano essere sempre realistici e raggiungibili. Fissare obiettivi “impossibili” può essere nocivo, si rischia di raggiungere solamente una situazione di insoddisfazione finale. 

PED e CED

  • Il Piano Editoriale è fondamentale: racchiude tutte le informazioni necessarie alla creazione della strategia Social. Serve a programmare in anticipo i post e contenuti che voglio essere pubblicati.
  • Il Calendario Editoriale: rappresenta su un file Excel la strategia decisa, anche per più mesi. Questo contiene: i giorni e gli orari di pubblicazione, i contenuti, i link utili (esempio: link Canva che rimanda alla grafica del post).

Analizziamo alcuni aspetti:

  • Rubriche: danno coerenza e permettono la continuità nel tempo, fidelizzano il pubblico.
  • Grafica: anche l’occhio vuole la sua parte, quindi contenuti interessanti e di qualità devono essere accompagnati da una buona grafica, colori e font sempre coerenti, in modo che ogni post renda subito riconoscibile un certo account.
  • Giorno e Orario: bisogna analizzare gli Insight disponibili su ogni social per capire in quali giorni e orari (solitamente tra le 13 e le 16) i post raggiungono maggiore visibilità, tenendo sempre conto di eventi o festività.

Consigli utili e cose da sapere

  • Copyright: citare le fonti, chiedere l’autorizzazione o a volte pagare per l’utilizzo di foto o video, sono aspetti fondamentali e da non dimenticare per tutelarsi a livello legale. Siti come Pexels, Creative Commons e Pixabay permettono di acquisire foto e video da utilizzare non coperti da copyright.
  • Call To Action: sono richiami verbali o grafici che andrebbero inseriti in ogni post per aumentare la possibilità di interazione con il pubblico (esempi: “Leggi l’articolo”, “Cosa ne pensi tu?”, “Dicci la tua nei commenti”, ecc).

Conclusione

Quindi, il Social Media Management è un’attività fondamentale che l’area marketing di ogni azienda deve svolgere per farsi conoscere e riconoscere. È importante trovare il modo di attirare l’attenzione del pubblico, capire cosa funziona ma provando anche cose nuove. Creare una community, interagire con il target. Stabilire degli obiettivi, realizzarli.

 

A cura di Giulia Di Giuseppantonio

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